Storia: L'Aide de Minuit (L'Assistente della Mezzanotte)
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Denis rêvait des mathématiques. Les nombres et les symboles l’attaquaient. Il n’avait pas fait ses devoirs. Les questions étaient trop difficiles.
Dionigi stava sognando la matematica. I numeri e i simboli lo stavano attaccando. Non aveva fatto i compiti. Le domande matematiche erano troppo difficili.
Denis s’est réveillé. “Ma professeure va être en colère contre moi, demain,” a-t-il pensé.
Dionigi si è svegliato. “La mia insegnante sarà arrabbiata con me, domani,” ha pensato.
Puis il a entendu un bruit étrange. C’était comme un crayon qui écrivait sur du papier. Au début, il a cru que c’était un fantôme, et il avait peur. Puis il a pensé, “Je rêve encore.” Il s’est rendormi.
Poi ha sentito un suono strano. Era come una matita che scriveva su un foglio. All’inizio, ha pensato che fosse un fantasma, ed era spaventato. Poi ha pensato: “Sto ancora sognando.” Si addormentò di nuovo.
Le matin, Denis a trouvé un bout de papier sur son bureau. Il y avait beaucoup de nombres sur le papier. C’étaient les réponses à ses devoirs de mathématiques ! Il a vite copié les réponses dans son cahier. Puis il est allé à l’école.
La mattina, Dionigi ha trovato un foglio di carta sulla sua scrivania. C’erano un sacco di numeri sulla carta. Erano le risposte ai suoi compiti di matematica! Ha copiato in fretta le risposte sul suo quaderno. Poi è andato a scuola.
Ce soir-là, Denis avait encore des devoirs. Il ne savait pas comment résoudre les équations. Mais peut-être qu’il n’avait pas besoin de le faire. Il a laissé les devoirs sur son bureau. Le matin, il a trouvé une note avec toutes les réponses.
Quella sera, Dionigi aveva altri compiti da fare. Non sapeva come risolvere le equazioni. Ma forse non ne aveva bisogno. Ha lasciato i compiti sulla sua scrivania. La mattina, ha trovato un biglietto con tutte le risposte.
“C’est un fantôme serviable !” a pensé Denis. “Les fantômes ne me gênent pas s’ils font mes devoirs !”
“È un fantasma d’aiuto!” ha pensato Dionigi. “I fantasmi non mi danno fastidio se fanno i miei compiti!”
Une fois de plus, il a copié les réponses rapidement, puis est allé à l’école.
Ancora una volta, ha copiato le risposte in fretta, poi è andato a scuola.
Quelques semaines ont passé, et les enseignants de Denis étaient impressionnés. Il était devenu un excellent élève en mathématiques. Toutes ses réponses étaient correctes. Il a résolu toutes les équations. Denis a commencé à se sentir fier. Il aimait les mathématiques maintenant.
Sono passate alcune settimane in questo modo e gli insegnanti di Dionigi sono rimasti colpiti da lui. Era diventato un eccellente studente di matematica. Tutte le sue risposte erano corrette. Risolveva tutte le equazioni. Dionigi ha iniziato a sentirsi orgoglioso. Ora gli piaceva la matematica.
Un jour, l’enseignante a appelé Denis à son bureau.
Un giorno, l’insegnante ha chiamato Dionigi alla sua scrivania.
“Je sais,” a-t-elle dit.
“Lo so,” ha detto.
Comment a-t-elle découvert le fantôme ? Denis a dû dire la vérité. “Je n’ai pas demandé au fantôme de le faire. Mais il était si serviable…”
Come aveva scoperto del fantasma? Dionigi doveva dire la verità. “Non ho chiesto al fantasma di farlo. Ma è stato così d’aiuto…”
“Fantôme ?” a dit l’enseignante. “Ne mens pas, Denis. Je sais que ta grande sœur te donne les réponses.”
“Fantasma?” ha detto l’insegnante. “Non mentire, Dionigi. So che tua sorella maggiore ti sta dando le risposte.”
“Ma sœur ?” a dit Denis. “Elle ne m’aide pas ! C’est—”
“Mia sorella?” ha detto Dionigi. “Non mi sta aiutando! È—”
“Lis cette question, Denis !” a crié l’enseignante. Elle était en colère.
“Leggi questa domanda, Dionigi!” ha urlato l’insegnante. Era arrabbiata.
“Deux X moins quatre égale zéro. Quelle est la valeur de X ?” a dit Denis.
“Due X meno quattro è uguale a zero. Qual è X?” ha detto Dionigi.
“Maintenant, lis ta réponse,” a dit l’enseignante.
“Ora leggi la tua risposta,” ha detto l’insegnante.
Denis a lu ce qu’il avait écrit : “X égale quatre divisé par deux. Donc X égale deux, bisous de Suzanne.”
Dionigi ha letto ciò che aveva scritto: “X è uguale a quattro diviso per due. Quindi X è uguale a due, con affetto da Susanna.”