Storia: Ten Years Away (Dieci Anni Lontana)
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Josephine is travelling home to visit her family. She lives in a different country, so she is travelling by plane. She doesn’t want to return. She doesn’t like her country.
Giuseppina sta viaggiando per tornare a casa a trovare la sua famiglia. Vive in un altro paese, quindi sta viaggiando in aereo. Non vuole tornare. Non le piace il suo paese.
“I’ve been away for ten years,” Josephine thinks. “Maybe my country is better than I remember.”
“Sono stata via per dieci anni,” pensa Giuseppina. “Forse il mio paese è migliore di quanto ricordo.”
Josephine arrives in her country. She leaves the plane. Immediately, she thinks: “It’s too hot here.”
Giuseppina arriva nel suo paese. Lascia l’aereo. Immediatamente, pensa: “Fa troppo caldo qui.”
She’s tired and hungry. She drives into the town. All of the restaurants are closed, except one. She goes inside. She is the only customer.
È stanca e affamata. Guida fino in città. Tutti i ristoranti sono chiusi, tranne uno. Entra. È l’unica cliente.
She looks at the menu. “I remember this food,” she thinks. “I don’t like the food in this country.”
Guarda il menù. “Ricordo questo cibo,” pensa. “Non mi piace il cibo di questo paese.”
The waiter asks for her order. He is a fat man with a beard. Josephine doesn’t like him.
Il cameriere le chiede l’ordine. È un uomo grasso con la barba. A Giuseppina non piace.
“I would like the chicken with chips, please,” she says.
“Vorrei il pollo con le patatine, per favore,” dice lei.
“We don’t have any more chicken,” says the waiter.
“Non abbiamo più pollo,” dice il cameriere.
“Fine, please can I have the salmon with leeks.”
“Allora, posso avere il salmone con i porri.”
“Sorry, there are no more leeks.”
“Mi dispiace, non ci sono più porri.”
“What do you have?” asks Josephine.
“Cosa avete?” chiede Giuseppina.
“Soup with bread.”
“Zuppa con pane.”
“What kind of soup is it?”
“Che tipo di zuppa è?”
“Chicken and leek soup,” says the waiter.
“Zuppa di pollo e porri,” dice il cameriere.
Josephine is very angry, but she speaks calmly. “Chicken and leek soup, please,” she says. “And a glass of water. You have water, right?”
Giuseppina è molto arrabbiata, ma parla con calma. “Zuppa di pollo e porri, per favore,” dice lei. “E un bicchiere d’acqua. Avete acqua, vero?”
The waiter leaves. Josephine waits for forty-five minutes. “Where is the soup?” she thinks. “This is worse than I remember.”
Il cameriere se ne va. Giuseppina aspetta per quarantacinque minuti. “Dov’è la zuppa?” pensa. “È peggio di quanto ricordo.”
Finally, the waiter brings the food. The soup is red. It is tomato soup. Josephine is upset. She doesn’t like tomatoes. She eats the bread. It is hard and cold.
Finalmente, il cameriere porta il cibo. La zuppa è rossa. È zuppa di pomodoro. Giuseppina è contrariata. Non le piacciono i pomodori. Mangia il pane. È duro e freddo.
“I hate this country,” Josephine says. “I hope I can leave soon.”
“Odio questo paese,” dice Giuseppina. “Spero di poter partire presto.”
The waiter sees that Josephine is upset, and still hungry. He brings her a dessert.
Il cameriere vede che Giuseppina è triste, e ancora affamata. Le porta un dolce.
“It’s free,” he says. “I’m sorry about the soup.”
“È gratis,” dice lui. “Mi dispiace per la zuppa.”
Josephine is surprised. The dessert looks really good. She remembers it is a special local dessert. Only people in her town know the recipe.
Giuseppina è sorpresa. Il dessert sembra davvero buono. Ricorda che è un dolce locale speciale. Solo le persone della sua città conoscono la ricetta.
It was her favourite when she was a child. Her grandmother used to make it. She eats the dessert. It is delicious. She feels like a child again. She smiles at the waiter.
Era il suo preferito quando era bambina. Sua nonna lo faceva. Mangia il dolce. È delizioso. Si sente di nuovo come una bambina. Sorride al cameriere.
“It’s great to be home,” she thinks.
“È bello essere a casa,” pensa.